Un ingegnere americano e il prototipo del computer di casa Echo IV: comincia così, nel 1967, la lunga storia della domotica, con una serie di dispositivi per fare della casa un'ecosistema intelligente

Smart Home o casa intelligente. L'uomo la sogna da secoli, ma qual è la sua storia?

Pensiamo agli straordinari congegni inseriti nelle stanze delle Piramidi, alle macchine semoventi per la Domus Aurea di Nerone, oppure al sogno degli automi meccanici, progettati già nel Seicento. Apparecchi ingegnosi, seppur limitati, che si sono susseguiti fino a inizio Novecento quando nelle case arriva l'energia elettrica che rimette in moto il sogno antico di un'abitazione al servizio dell'uomo, quella che oggi definiremmo domotica.

Il concetto di Smart Home, ecosistema integrato capace di gestire gli aspetti della vita quotidiana, nasce nel 1966È il 1907 quando nelle vetrine d'Oltreoceano fa la prima, timida, comparsa l'aspirapolvere elettrico.

Pochi anni dopo è già un cult. Nelle case l'acquisto degli elettrodomestici diventa simbolo di prosperità e ricchezza: arrivano frigoriferi, tostapane, asciugatrici e lavatrici. L'icona femminile si accompagna costantemente, nelle pubblicità, a uno di questi moderni aiutanti per la casa e segna un'era.

Scopri con noi le tappe della storia della domotica e gli sviluppi che ci hanno portato alla creazione della smart home come la conosciamo.

1930: la casa elettrica

L'Italia vive il suo rapporto con le macchine attraverso l'arte e il pensiero futurista: è il mito della velocità, della forza, dell'energia.

Gli anni Trenta esordiscono con una rappresentazione domestica di quanto la tecnologia possa cambiare la vita. La casa dei sogni anni Trenta prende forma da un'idea di Gio Ponti e viene realizzata dai migliori designer e ingegneri dell'epoca, riuniti nel Gruppo 7

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Si chiama Casa Elettrica e debutta nel 1930 all'Esposizione Triennale Internazionale delle Arti Decorative ed Industriali Moderne di Monza. All'esterno è puro stile razionalista, mentre l'interno è un omaggio alla tecnologia domestica. I migliori elettrodomestici presenti sul mercato, funzionanti grazie alla rete elettrica, sono esaltati da questo complesso lineare e luminoso. Il risalto mediatico della Casa Elettrica, purtroppo smantellata al termine dell'Esposizione, è enorme, al punto che per tutto il decennio sarà citata tra i massimi esempi di architettura modernista.

1966: nasce il concetto di smart home

Quando nasce, però, il concetto di Smart Home come ecosistema integrato capace di gestire diversi aspetti della vita quotidiana?
Tre decenni più tardi e, almeno all'inizio, quasi in sordina. L'idea si deve a un ingegnere americano, Jim Sutherland, che nel 1966 installa nella propria abitazione un calcolatore inizialmente destinato ad usi industriali.

Echo IV – questo il nome del prototipo di home gateway – poteva accendere e spegnere le luci e il televisore a orari programmati, gestire la sveglia e poco altro. 

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Il progetto di Sutherland era, però, molto più ambizioso: la generazione futura degli Echo, secondo l'ideatore, avrebbe dovuto collegarsi alla dispensa, stilare l'elenco delle vivande disponibili e compilare la lista della spesa, ma anche collegarsi al termostato e regolare la temperatura.

Mentre nel mondo scoppiano le rivolte studentesche, la Primavera di Praga e la Guerra del Vietnam, Jim Sutherland immagina una casa in grado di interagire con un computer, che a sua volta deve essere progettato per relazionarsi con tutta la famiglia. Sutherland è un visionario, capace però di definire con chiarezza quasi profetica la Smart Home contemporanea. 

Il suo sogno, spiegherà qualche anno dopo la moglie Ruth, era mettere la tecnologia al servizio della famiglia con un obiettivo ben preciso: dare più tempo ai genitori di stare con i figli, regalando così un po' di felicità. È l’inizio della storia della domotica.

Perciò, dieci anni prima del personal computer (IBM lo immetterà sul mercato nel 1981) e della tecnologia alla portata di tutti, il padre della domotica aveva tracciato la strada giusta.