L’uomo stilizzato su sfondo blu: un piccolo simbolo dal grande significato. Ecco come siamo diventati ancora più accessibili
“I'm Blue” cantavano gli Eiffel 65 nel 1998. Allora il web era ancora ai suoi esordi, alle prese con il tentativo di superare gli ostacoli nella comunicazione tra diversi sistemi. Il 1998, infatti, fu l’anno di lancio del progetto XML di Tim Berners-Lee, il “papà” del web che ha sempre sentito come primaria l’esigenza di un’apertura a tutti della rete. Tuttora, però, si stima che il 20% della popolazione non possa accedere agli strumenti offerti da internet non per motivi meramente tecnici ma per una disabilità rilevante ai fini della fruizione.
Le più diffuse sono cecità, disabilità motorie, difficoltà visive come dislessia, daltonismo, cataratta e ipovisione, epilessia, disabilità cognitive e difficoltà di apprendimento. Esistono, però, degli strumenti in grado di favorire il superamento di queste difficoltà come screen-reader, navigazione da tastiera, interfacce studiate appositamente per ridurre il rischio di episodi di epilessia o per favorire la comprensione. La maggior parte dei siti, tuttavia, contengono errori di programmazione che non ne consentono l’impiego, rendendo di fatto impossibile l’accesso al web per un gran numero di persone.
Visualizzazione con Profilo amichevole ADHD: più attenzione e meno distrazioni
La storia dell’accessibilità su web
Questi ostacoli, seppur solo recentemente, sono diventati oggetto di appositi pronunciamenti legislativi e l’Italia, in questo, è stato uno dei Paesi precursori, anticipando in qualche misura la stessa Ue. Le linee guida per un sito accessibile sono contenute nel Web Content Accessibility Guidelines (WCAG), nella più recente versione 2.1, elaborata dal W3C, il World Wide Web Consortium fondato proprio da Tim Berners-Lee per favorire la costituzione di un web sempre più libero, aperto e accessibile a tutti.
Il Web è progettato per essere universale: per includere tutto e tutti Tim Berners-Lee
A questi standard si devono conformare, da settembre 2020, tutti i servizi telematici della Pubblica amministrazione, degli enti pubblici, dei soggetti privati e di altri soggetti che offrono servizi al pubblico. Questa misura è il risultato di un percorso iniziato in Italia con la Legge 09/01/2004, cd. “Legge Stanca”, modificata dal D.lgs. 10 agosto 2018, che recepisce e attua l’ “European Accessibility Act” (Direttiva (UE) 2019/882), il fondamentale documento che fissa i requisiti di accessibilità per determinati prodotti e servizi. Secondo quest’ultimo gli stessi standard dovranno essere adottati anche dai siti privati entro il 2025 (salvo specifiche proroghe). Il nostro sito, compreso il magazine Adesso, dal 2022 sono già accessibili, come indica l’omino bianco su sfondo blu cliccabile che compare su ogni pagina. Una innovazione tecnica che rafforza il nostro essere B Corp che ha nell'inclusività e nel raggiungere il maggior numero di persone possibili uno dei suoi pilastri fondamentali.
Come funziona AccessiWay
AccessiWay è la prima soluzione completamente automatizzata per rendere il sito conforme alle linee guida WCAG 2.1. L’applicazione di intelligenza artificiale scansiona il contenuto e apporta il 70% delle modifiche necessarie, l’interfaccia di accessibilità permette invece al singolo utente con disabilità di adattare il sito alle sue necessità, in questo modo si raggiunge il 100% di accessibilità a quanto previsto dai protocolli. Nella pratica l’utente attraverso il simbolo dell’uomo stilizzato su sfondo blu può scegliere di regolare i parametri che più gli interessano. AccessiWay utilizza l’apprendimento automatico per scansionare, analizzare e interpretare ogni elemento della pagina allo stesso modo degli utenti vedenti permettendo così agli utenti non vedenti di utilizzare gli screen reader per leggere ad alta voce ciò che è sullo schermo.
Profilo della disabilità cognitiva: aiuta a leggere e a concentrarsiÈ possibile regolare il design e l’interfaccia utente del sito in base alle esigenze specifiche di chi ha altri disturbi visivi come visione offuscata, daltonismo e glaucoma. Affinché le persone con disabilità cognitive possano acquisire un contesto appropriato dei contenuti e degli elementi di un sito web, l’interfaccia di accessibilità di AccessiWay include un dizionario integrato per definizioni e riferimenti rapidi. Il motore AI di comprensione contestuale apporta le modifiche necessarie in tutto il codice del sito web per renderlo completamente navigabile da tastiera. Gli utenti epilettici, invece, possono facilmente trovare un profilo “Seizure Safe” che bloccherà simultaneamente qualsiasi GIF lampeggiante, animazioni, video o pattern che potrebbero innescare episodi di epilessia fotosensibile.
Profilo ipovedente: migliora la grafica del sito webEssere blu, declinato nell’accessibilità del web, diventa un inno di inclusività. E di libertà.