A San Pietro Mosezzo il nuovo impianto fotovoltaico “chiavi in mano” firmato da Evolvere
Il mondo siderurgico guarda con interesse alla produzione di energia da fonti rinnovabili e in particolare al fotovoltaico.
È il caso della Novacciai Martin di San Pietro Mosezzo (No), azienda del gruppo Ori Martin, che poche settimane fa ha completato il proprio impianto di produzione fotovoltaico, progettato e fornito da Evolvere con la collaborazione di Esapro in fase realizzativa. L’impianto, che ospita componentistica di ultima generazione, rappresenta una tappa importante nella storia del gruppo, che ha già varato un impianto simile, sempre realizzato da Evolvere, nello stabilimento della Trafilati Martin di Cologne (BS) e ha in programma di valutare altri investimenti in autoproduzione di energia elettrica nei prossimi anni.
L’impianto, completato in cinque settimane dall'apertura del cantiere, rappresenta un ottimo biglietto da visita della tecnologia offerta e della proposta complessiva di Evolvere, rivolta in questo caso agli operatori industriali. Essendo la copertura del fabbricato industriale in fibrocemento, si è reso necessario sostituirla con una nuova copertura ''sandwich'' rivestita di lamierino verniciato, adatta a installazioni fotovoltaiche ed in grado di raggiungere una tenuta al fuoco in classe EI30. La soluzione è stata sposata dal cliente al punto da sceglierne l'adozione anche sulla restenate parte non interessata dall'impianto.

Novacciai Martin: i numeri dell'impianto
L’impianto fotovoltaico installato è costituito da 2.052 moduli in silicio policristallino da 270 watt disposti su una superficie di 3.500 metri quadrati, per una potenza di picco di 554 kWp.
L'impianto fotovoltaico Novacciai permetterà di risparmiare circa 270 tonnellate di anidride carbonica l'annoCompletano l’impianto 11 inverter da 52 kW che permettono di gestire la potenza prodotta. Dall’impianto, che vanta un’efficienza del 97%, è attesa una produzione di circa 578 MWh annui.
I vantaggi offerti da un impianto di questo tipo sono duplici. Partiamo dall’energia destinata allo stabilimento, che fino a questo momento non ha mai avuto impianti per l’autoproduzione elettrica. La taglia dell’impianto fotovoltaico è stata calibrata proprio per valorizzare al massimo l’autoconsumo diretto, stimato intorno all’80% di quanto prodotto.
Perciò, da ora e nei prossimi anni, la produzione dell’impianto fotovoltaico è destinata a coprire circa il 15% dell’intero fabbisogno (pari a circa 4 milioni di kWh): ciò produrrà un risparmio in termini di costi di approvigionamento dell’energia elettrica con un ritorno stimato dell'investimento in circa 8 anni. Un investimento, quindi, a medio termine che trae vantaggio proprio dalla durata pluridecennale dell’impianto. Una durata favorita, in questo caso, anche dalla collocazione in uno stabilimento industriale: in ragione di ciò, sarà più facilmente fruibile la necessaria attività manutentiva.
L’altro grande vantaggio è in termini ambientali e riguarda non solo lo stabilimento, ma tutta la comunità. Secondo i calcoli effettuati infatti, il nuovo impianto fotovoltaico permetterà di risparmiare, rispetto ad una produzione termoelettrica equivalente, circa 280 tonnellate di anidride carbonica l’anno.
Evolvere è stata anche parte attiva nel valutare l’investimento e ha supportato Novacciai Martin con servizi aggiuntivi sotto l’aspetto normativo e regolatorio, in particolare per quanto riguarda gli obblighi periodici ed i relativi adempimenti in capo ad un gestore di impianti fotovoltaici. Una fornitura che, anche per questi servizi, può essere definita “chiavi in mano".