L'obiettivo del Progetto di impatto 2019: lasciare un segno togliendo il (brutto) segno della mano umana sul mare
Per essere una B Corp un'azienda deve essere in grado di lasciare un impronta positiva sulla società. È un lavoro individuale, perché legato al business aziendale che deve impattare positivamente sulla comunità in cui opera e, contemporaneamente, un lavoro collettivo, che si concentra in alcuni ambiziosi progetti comuni da realizzare con le altre B Corp.
Il Time to B Bold è il progetto di impatto che le B Corp scelgono ogni anno di promuovere e realizzare collettivamente, in una sorta di beauty contest delle idee dove non ci sono premi in palio ma obiettivi da realizzare, tutti insieme.
Mediterraneo: un mare di plastica
Quest'anno il progetto vincitore, proposto da Davines, riguarda il mare e la piaga, enorme, dell'inquinamento da plastica. I numeri sono allarmanti: ogni anno 100mila tonnellate di plastica entrano nel Mediterraneo che, attualmente, secondo i ricercatori contiene tra il 21% e il 54% di tutte le particelle di microplastiche nel mondo. Il danno per l'ecosistema è enorme: il 97% dei detriti ingeriti dalle tartarughe marine, animali sentinella delle condizioni ambientali, è di plastica.
L'analisi in 121 pesci commerciali pescati nel Mediterraneo ha rilevato che nel 18,2% dei campioni era presente plastica. Quest'ultimo dato è probabilmente il più allarmante perché significa che in un pesce su cinque che finisce sulle nostre tavole c'è plastica, un rifiuto quindi che produciamo e che finiamo per mangiarci nuovamente.
La piaga della plastica nei mari, ben rappresentata dalle immagini che mostrano gli animali soffocati o ingozzati dai rifiuti, sembra in costante espansione: nel quinquennio 1987 – 1991 solo il 3% dei rifiuti raccolti nei mari italiani erano di plastica, nel 2015 la percentuale è schizzata all'82% secondo i dati UNEP.
Azione e informazione: le B Corp sfidano la plastica
L'impronta, in questo caso nefasta, dell'uomo sull'ambiente può però invertire rotta e diventare segno di una rinnovata coscienza ambientale. Il progetto lanciato dalle B Corp ha l'obiettivo di rimuovere quanta più plastica possibile dalle zone di maggior concentrazione, soprattutto in corrispondenza del Delta del Po. La chiamata alle armi dell'ecologia riguarderà sia le B Corp italiane ed europee sia le ONG che già operano per la raccolta di rifiuti dai fondali e dalle spiagge. Verrà ingaggiata un'unità navale specializzata che in base al budget raccolto potrà operare durante tutto l'arco dell'anno, in più uscite, per attaccare le isole di rifiuti. Il materiale recuperato sarà portato a un'azienda specializzata nel riciclo della plastica che ne farà materia prima da rimettere in commercio o da utilizzare per produrre gadget e regali che potranno poi essere riutilizzati dalle B Corp.
Accanto all'attività di pulizia, inoltre, sarà avviata una campagna di informazione sul tema delle plastiche e, contemporaneamente, un'attività di crowdfunding su piattaforme dedicate tipo Kickstarter o Ulule per incrementare il budget a disposizione per la pulizia del mare. Ogni mese sarà possibile avere un aggiornamento dell'attività ed anche noi, sulle pagine del nostro magazine, vi racconteremo cosa di buono accade tra le onde del Mediterraneo. Il Mare Nostrum è il mare di tutti.