Ma anche utilizzare le valvole termostatiche e altri piccoli accorgimenti che ci faranno risparmiare senza rinunciare al comfort
L'arrivo delle prime nevicate e la colonnina che scende sotto lo zero ci mettono di fronte al dilemma: comfort o risparmio? Soprattutto in un anno che ha visto tra i suoi topic la necessità di ridurre il consumo di gas metano, affrontata nel Piano per il contenimento dei consumi varato dal Ministero della Transizione Ecologica, con diversi provvedimenti tra cui l’obbligo - diversificato a seconda del soggetto interessato - di abbassare di un grado la temperatura interna degli edifici. Contribuire a questo obiettivo di risparmio senza rinunciare al comfort è, però, possibile, sapendo come impostare il termostato in casa e utilizzando altre strategie e piccoli accorgimenti atti a limitare gli sprechi. Ecco i dati su cui possiamo basarci e i nostri consigli su come regolare la temperatura in casa per risparmiare.
Lo studio Enea
Secondo lo studio "Azioni per la riduzione del fabbisogno nazionale di gas nel settore residenziale" presentato a luglio 2022 dall'Enea, abbassare di un grado (dai 20°C abituali a 19°C) il riscaldamento negli edifici pubblici e privati e ridurre di un’ora al giorno l’accensione dell'impianto, contestualmente a un ridimensionamento del calendario di accensione togliendo una settimana all’inizio e una alla fine periodo, potrebbe giovare a consumi e tasche. Queste misure effettuate congiuntamente garantirebbero un risparmio di 2,7 miliardi di metri cubi di gas metano e un minore esborso (alle attuali quotazioni) di 180 euro a famiglia. Un bel risparmio che potrebbe essere rafforzato da altre iniziative, prima fra tutte l'utilizzo delle pompe di calore, ma anche una maggior attenzione a lampadine e consumi elettrici nascosti come gli stand by.
Al di là dei numeri dello studio, però, sapere come regolare il termostato di casa nel modo ottimale, può aiutarci a risparmiare e, contemporaneamente, aumentare il nostro comfort. Vediamo come.
Come impostare il termostato del riscaldamento
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il termometro tra le pareti domestiche dovrebbe oscillare tra i 19 e 21 °C. Una temperatura tropicale in pieno inverno non fa male solo all’ambiente, ma anche a noi stessi. Dunque il primo passo consiste nel regolare il termostato ad una temperatura massima non eccessiva.
Grazie a un timer centralizzato, ormai diffuso in quasi tutte le case, è possibile coniugare facilmente comfort e risparmio. Come impostare al meglio il termostato? Il suggerimento è di evitare il più possibile drastiche cadute di temperatura, per esempio quando non siamo in casa. Meglio fissare una temperatura minima sotto la quale il riscaldamento partirà anche se non siamo presenti, non inferiore di 4-5 gradi rispetto alla temperatura standard impostata durante le ore di permanenza in casa.
Ad ogni stanza la sua temperatura
La temperatura in casa non deve essere per forza omogenea. L'utilizzo di valvole termostatiche su ogni termosifone offre la possibilità di impostare per ogni stanza la corretta temperatura, incrementando il risparmio.
Come regolare la temperatura in casa per risparmiare? In cucina, considerata la presenza di altre fonti di calore, come i fornelli e i forni, si può abbassare la colonnina a 18/19 °C. L’area living della casa (il vecchio, caro, salotto) è l’ambiente da tenere nella media perfetta, a 20/21 °C.
Consigliabile, invece, azzardare un grado in più in bagno (21/22° C). In camera da letto, quasi tutti sbagliano: la temperatura ideale infatti oscilla tra i 16 e i 18 °C, ma spesso l'ambiente è molto più caldo. Eppure, come già insegnavano le nonne, la formula giusta per dormire bene è con il "corpo al caldo e la testa al fresco".
Un tempo, le stanze erano spesso sprovviste di camino, però si usava mettere lo scaldaletto sotto le lenzuola così da mantenere, circoscritto al letto, il giusto tepore. Di questa usanza popolare oggi abbiamo anche una spiegazione scientifica: evitare temperature troppo elevate nella camera ci permette di scansare i piccoli fastidi circolatori e respiratori che rovinano il riposo.
Le indicazioni naturalmente cambiano quando in casa ci sono neonati e bambini piccoli: meglio alzare di qualche grado il termostato (impostandolo tra i 20 e i 22 °C), perché spesso dormono scoperti. Negli ambienti di studio e lavoro, la temperatura deve essere gradevole ma anche in questo caso senza esagerare: tra i 19 e i 20 °C si raggiunge una situazione di benessere.
Anche il tasso di umidità è importante e va tenuto sotto controllo: il livello ottimale oscilla tra il 40 e il 60%. Quando è troppo elevato, infatti, c'è il rischio che si sviluppino muffe, dannose per la casa e per la salute, mentre un ambiente con umidità troppo bassa può provocare secchezza delle mucose e tosse. Riuscire a impostare diverse temperature in stanze differenti è il segreto per avere il massimo del benessere a fronte di una spesa moderata (ricordiamoci che in media ogni grado di temperatura in più contribuisce a far lievitare i consumi di circa il 7%).
Come mantenere una temperatura confortevole in casa
Veniamo alle buone abitudini, per evitare che il calore generato venga disperso velocemente. Sono tanti gli accorgimenti che possiamo applicare.
Alcuni sono strutturali: dalla corretta coibentazione di tetto e sottotetto, al cappotto termico della propria abitazione, fino all'installazione di nuovi serramenti e finestre con doppi vetri. Sono tutti interventi di efficientamento energetico che possono ricadere nei diversi bonus dedicati.
Altri sono relativi alla corretta manutenzione degli impianti. Ci sono poi piccole attenzioni che riducono la dispersione del calore: liberare i caloriferi da eventuali ostacoli (come copri termosifoni, mobiletti a incasso o tende), fare attenzione a eventuali spifferi, limitare l'apertura delle finestre per il ricambio d'aria a massimo 10 minuti nelle ore più calde della giornata, chiudere persiane o tapparelle nelle ore notturne, schermare in inverno le finestre con tendaggi più spessi.
È importante anche impostare dalla caldaia una corretta temperatura dell'acqua calda. Meglio non superare la soglia dei 45°C, più che sufficienti per il comfort. Ogni grado in più implica infatti un aumento dei consumi.
Tutti i vantaggi della Smart Home
Regolare la temperatura in casa per risparmiare diventa ancora più facile grazie a una moderna smart home. Un hub digitale completo per la gestione dell'energia nell'abitazione, infatti, non può prescindere anche da una corretta modulazione del riscaldamento. Questo implica la possibilità di differenziare la temperatura nei vari ambienti di casa, ma anche di regolare accensione e spegnimento dell'impianto non solo su base oraria ma anche e soprattutto in rapporto alle nostre esigenze. Il tutto in tempo reale.
Un ecosistema domestico davvero smart, come Eugenio, prevede che sia il riscaldamento ad adattarsi ai nostri programmi e a quando è previsto il nostro arrivo. Attraverso l'IoT e i sensori intelligenti poi sarà anche possibile tenere sotto controllo non soltanto la colonnina di mercurio, ma anche il tasso di umidità, così da avere sempre le condizioni più ottimali.
Il risparmio delle pompa di calore ibrida
Con pompe di calore ibrida si intende l’unione in un unico apparecchio di due (o più) tecnologie con funzioni di generazione di calore/produzione di acqua calda sanitaria. La configurazione di «ibrido» più diffusa è quella che vede l’unione di una pompa di calore azionata elettricamente (o a gas) con una caldaia a condensazione, sistema utile sia per riscaldare gli ambienti sia per la produzione di acqua calda sanitaria.
Una soluzione oggi di tendenza perché permette di ridurre i consumi di circa il 20% rispetto all’utilizzo della sola caldaia a condensazione. Ma se l'energia elettrica necessaria al funzionamento della pompa di calore è prodotta da un impianto fotovoltaico, il risparmio energetico arriva fino al 30 / 35%. Questa è proprio la configurazione del prodotto Sempre Tuo Plus che permette di abbinare il sistema di climatizzazione invernale all'impianto fotovoltaico con accumulo, sfruttando contemporaneamente i diversi bonus energetici (65% per la climatizzazione e 50% sul fotovoltaico).