Consumo luci di Natale: anche sotto le Feste (e grazie al sole) risparmiare è possibile. Scopriamo come, con i consigli di #evolveregreen

Pensate ai lunghi pranzi, a una lista di antipasti che spaziano dalle ostriche al vitello tonnato. E poi ancora gli affettati, le paste ripiene ai primi e le grandi carni (il cappone e il bue) ai secondi. Prima di concludere con il panettone, meglio se farcito.

Il giorno dopo, la bilancia. Classico rumore di strappo. Il sogno si è appena interrotto e bisogna fare i conti con la dura realtà: ora c’è qualche chilo in più da smaltire. Ecco con il consumo delle luci di Natale accade un po' la stessa cosa: lampadine e luminarie un po’ ovunque potrebbero essere un pranzo natalizio, però prolungato da inizio dicembre fino a gennaio inoltrato con conseguente esplosione della bolletta. Basta però seguire pochi, semplici, consigli per trasformare l’indigestione in una dieta energetica.

Quanto consumano le luci di Natale?

Per calcolarlo con una certa precisione, è necessario  anzitutto controllare il nostro parco luci per renderci conto di quale sia il suo effettivo “peso” sulla bilancia energetica. Per farlo dobbiamo prendere la scatola delle luci e segnarci il consumo espresso in Watt (W). Un’ora di accensione costante equivarrà a un consumo in Watt/ora (Wh). Calcolando il numero di ore di accensione sarà possibile avere il totale di Wh consumati. Dall’ultima bolletta ricevuta sarà facile risalire al costo di un Wh e avere così una stima precisa della spesa.

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Prima nota positiva: le luminarie, in generale, non sono molto energivore quindi il consumo delle luci di Natale non vi manderà per traverso pranzi e cene festivi. Quest’anno però vogliamo fare ancora meglio: avere luci particolarmente brillanti, efficienti e che soprattutto non si brucino (quasi) mai. Allora prendiamo quelle più vecchie che abbiamo, destiniamole a una onorata pensione (liberarsi degli addobbi di Natale è sempre una fatica) e sostituiamole con nuove luci a LED.

Rifacendo il calcolo vi accorgerete che un centinaio di lucine a LED tenute accesse anche più ore al giorno incideranno solo pochi centesimi di euro sui consumi. Una catena a LED rispetto a una equivalente a incandescenza fa risparmiare fino all’80% di energia. Un risparmio che può ulteriormente crescere se aggiungerete alla vostra luce un timer che permette di lasciare accese le luci solo il tempo desiderato. Quest’ultima è una misura utile non solo per i consumi ma anche per la sicurezza: meglio evitare di tenere troppe luminarie accesse mentre si sta dormendo o se si è fuori casa.

Le altre strategie per risparmiare sul consumo delle luci di Natale 

Scegliere luci a intermittenza è un ulteriore trucco per risparmiare, perché il picco di consumo si raggiungerà più di rado. Non è ancora sufficiente? Ecco allora come ottenere il risparmio totale: luci di Natale che si ricaricano con pannello fotovoltaico. In questo caso le luci si collegano a un piccolo pannello fotovoltaico già fornito in dotazione e si caricano durante il giorno per funzionare la notte. Al risparmio, uniscono la facilità di utilizzo (si possono collocare anche dove non ci sono prese di corrente). Purtroppo la scelta ad oggi è limitata e alimentare un sistema più complesso della semplice catena potrebbe diventare un problema.

Massima efficienza e massimo risparmio, pur collegando le migliori illuminazioni alla rete domestica? Beh, in questo caso giochiamo in casa. Un impianto fotovoltaico dotato di storage risponde sicuramente a queste esigenze. Se poi all’impianto si unisce un sistema di monitoraggio capace di tenere costantemente sotto controllo la produzione e l'uso di energia, segnalando tempestivamente eventuali anomalie, risparmiare sarà ancora più semplice.

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Avete presente un pranzo di Natale con tante portate? Immaginate di aggiungere la cena della vigilia e quella di Santo Stefano, poi qualche uscita con gli amici e un cenone di Capodanno indimenticabile. Il 2 gennaio, sulla bilancia, nemmeno un grammo in eccesso. Per il nostro bilancio calorico è un sogno, per la nostra casa, grazie alla digital energy invece potrebbe già essere realtà.

Mentre si accendono, senza più paura, le luminarie natalizie, vi auguriamo uno sfavillante Natale e vi diamo appuntamento al 2022 che già si annuncia ricco di novità, che riguardano il prosumer e il suo possibile ruolo all'interno di una comunità energetica