La potenza installata sale del 115%, lo storage addirittura del 270%. Superbonus ma non solo: cosa sta succedendo e cosa possiamo aspettarci
La crescita di fotovoltaico e storage |
Crescita del fotovoltaico: analisi della situazione odierna |
Crescita del fotovoltaico: il prossimo futuro |
La crescita del fotovoltaico è imponente e lo è ancor di più quella dello storage. L’accoppiata, almeno per quanto riguarda il settore residenziale, è ormai una realtà consolidata, ma tutto il mondo legato alla produzione e all'autoconsumo di energia è in fibrillazione. Cosa sta accadendo e cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi? Proviamo a ipotizzarlo con i numeri alla mano.
La crescita di fotovoltaico e storage
Da gennaio ad aprile 2023 la potenza fotovoltaica italiana è cresciuta del 115% (pari a 1,4 GW) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Considerando invece il periodo di 12 mesi (Mag22-Apr23 VS Mag21-Apr22) i numeri sono ancora più elevati: + 140%. Il mese di aprile segna anche il record delle installazioni di impianti con meno di 12 kW di potenza (quindi una taglia residenziale): +206% per un totale di 165MW. Numeri importanti però anche nella fascia tra 12 e 20 kW (+2195, pari a 21,7 MW) e degli impianti più grandi, da 20 a 200 kW di potenza (+206%). (Dati Terna)
Il settore dello storage ha vissuto un incremento altrettanto deciso: nel primo trimestre del 2023 sono stati installati 80.199 sistemi di storage facendo segnare un +270% rispetto allo stesso periodo del 2022, per una potenza complessiva di circa 741 MW e una capacità massima superiore a 1 GWh. Al di là del singolo periodo, quello che colpisce è anche la crescita mensile media delle installazioni: +107%. La stragrande maggioranza dei sistemi di accumulo (92%) è di taglia inferiore ai 20 kWh e praticamente tutti (99,6%) risultano abbinati ad un impianto fotovoltaico. (Dati “Osservatorio sistemi di accumulo” di Anie Rinnovabili)
Crescita del fotovoltaico: analisi della situazione odierna
Una crescita così importante, superiore anche alle più rosee previsioni, va letta alla luce della coda lunga del Superbonus 110% con l’ultimazione degli impianti preventivati e al permanere delle altre agevolazioni come il Bonus Ristrutturazione al 50% che interessa anche i sistemi di storage. Senza dimenticare le turbolenze sul mercato energetico che hanno aumentato la convenienza di avere un impianto fotovoltaico per la produzione e l’autoconsumo di energia elettrica.
La situazione italiana trova un corrispettivo nel resto d’Europa: basti pensare che in Germania nel 2022 sono stati installati 7,4 GW di impianti fotovoltaici, mentre Spagna, Olanda e Polonia hanno superato i 3,5 GW cadauno.
Crescita del fotovoltaico: il prossimo futuro
La crescita del fotovoltaico ha provocato non solo un aumento della richiesta di moduli e apparecchiature ma anche una produzione sempre più ampia di questi materiali, da un lato, e l’avanzamento tecnologico per ottimizzare la produzione, dall’altro. Quindi se è vero che la rimodulazione degli incentivi potrebbe avere influenze sul mercato, è allo stesso modo vero che la crescita dell’offerta sta rendendo le installazioni sempre più convenienti. Ci sono poi alcune tendenze da tenere in considerazione tra cui l’avvento di batterie meno costose e sempre più performanti che favoriscono l’autoconsumo e l’impiego sempre più massiccio dell’intelligenza artificiale che spinge quindi a una digitalizzazione dell’energia sempre più massiccia.
Questo ha molti risvolti positivi: maggiore efficienza, possibilità di controllo della produzione e dei consumi, facilità nello scambio in rete. Infine non dimentichiamo il nudge costituito dagli obiettivi da raggiungere in vista del 2030 che coinvolgono tutta Europa e che diventano ancor più pressanti a fronte dei disastri (anche molto recenti) causati dal climate change. L’esigenza di un cambio di passo è percepita sempre di più a livello di coscienza popolare.
Le condizioni per un futuro positivo ci sono tutte. Secondo il report Global Market Outlook di SolarPower Europe entro il 2027 si potrebbe arrivare ad installare a livello mondiale fino a 800 GW all’anno ed entro il 2030 sarebbe possibile raggiungere 1 TW annuo. Meno emissioni, ma altrettanto interessante, un’importante ricaduta occupazionale. Secondo le stime riportate dal Sole 24 Ore è possibile supporre che il fotovoltaico crei 10 posti di lavoro per ogni MW in fase di produzione e ben 33 per ogni MW in fase di installazione.