Digital energy, smart metering e smart grid convergono in un nuovo concetto di ecosistema a misura di prosumer

La nostra casa nel mondo della generazione distribuita diventa un centro di produzione di energia da fonti rinnovabili. Il prosumer produce e consuma l’energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico e perciò ha il massimo interesse che questa non venga sprecata, ma che sia ottimizzata. Quindi già oggi ha bisogno di misurare la produzione, monitorare i consumi e massimizzarne la contemporaneità con la produzione così da favorire l'autoconsumo. Domani invece potrebbero servirgli ulteriori funzioni utili allo scambio di energia all'interno di una CER Comunità energetica rinnovabile. La rubrica La parola al fotovoltaico di oggi è dedicata a questi temi e, in particolare, alla trasformazione della casa del prosumer che da edificio energivoro si può trasformare in un ecosistema intelligente che produce energia e, contemporaneamente, si adatta alle nostre esigenze di consumo. Un ecosistema che può essere favorito da un hub di servizi come il nostro Eugenio. La trasformazione della casa in ecosistema alimentato dalla digital energy nasce dal concetto stesso di queste parole, dalla loro storia che si lega fin dal principio all'energia del sole. Vediamo come.

Ecosistema ed energia solare

Ecosistema è un termine mutuato dal linguaggio delle scienze naturali dove indica un insieme di organismi viventi e sostanze che praticano uno scambio di materiali ed energia in uno spazio delimitato. La quasi totalità degli ecosistemi si basa sull'impiego di energia solare che, attraverso la fotosintesi, viene trasformata e immessa nel ciclo della vita. Le caratteristiche fondamentali di un ecosistema sono nella capacità di essere aperto, di essere interconnesso con altri ecosistemi e di tendere a un equilibrio. Il parallelo con il mondo dell'energia e della generazione distribuita è immediato. 

Come funziona l'ecosistema per la smart energy

Il prosumer è il primo attore della digital energy,  l'energia che prevede un'ottimizzazione digitale lungo tutta la filiera, e della smart home. Perché questo sia possibile deve però essere dotato di un sistema, anzi di un insieme di sistemi avanzati, che gli permettano in modo semplice e intuitivo di gestire la sua produzione energetica. Possiamo quindi parlare di un vero e proprio ecosistema intelligente che raccoglie, ad esempio, i dati della nostra produzione fotovoltaica e nel contempo controlla i consumi di casa, segnalando eventuali sprechi e anomalie permettendo anche di massimizzare l’autoconsumo attraverso un efficiente sistema di smart metering. Questo è possibile utilizzando strumenti IoT come sensori smart che dialogano ed interagiscono tra loro grazie all'azione di un "cervello" - un hub di servizi - capace ad esempio di controllare e gestire i carichi domestici, dalle luci alla lavatrice, così da far coincidere sempre più la produzione e il consumo di energia.

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Un ecosistema intelligente però può andare ancora oltre, permettendo di misurare i flussi di energia e trasformarli in dati immagazzinabili nel cloud. In questo modo i pacchetti di dati - possiamo parlare di big data - possono anche essere trasferiti attraverso la blockchain. La misura e la capacità di controllo dell’energia di un aggregato di utenti sono elementi fondamentali nello sviluppo delle comunità energetiche. In questo contesto infatti il prosumer potrà cedere l'energia non autoconsumata all'interno della comunità a vantaggio dell'autoconsumo collettivo e potrà offrire, in forma aggregata, anche servizi alla rete elettrica. 

Il centro dell'ecosistema: Eugenio

Il nostro progetto di ecosistema basato sulla digital energy ha un centro ben preciso: Eugenio. Un unico nome scelto per rappresentare un hub di servizi coordinati da un’app sviluppata in modo da essere, da un lato, quanto più comprensibile e di semplice utilizzo e, dall’altro, scalabile con l’aggiunta di sempre ulteriori servizi. Eugenio rende possibile tutto questo grazie a un dialogo in due direzioni:

  • con l'attività di smart metering che monitora da un lato la produzione di energia dell'impianto fotovoltaico ma anche il suo utilizzo in casa facendo attenzione a consumi e anomalie
  • con il cloud e i dati che vi sono immagazzinati, che potrebbero essere a loro volta trasmessi e certificati attraverso blockchain nello sviluppo di una comunità energetica.

Un ecosistema aperto, capace di collegarsi con altri prosumer. Quello che nelle scienze naturali prende il nome di paesaggio, nel mondo dell'energia ha i contorni della smart grid. Ed è il panorama che amiamo.