Migliorare l'efficienza energetica in casa con un uso attento degli elettrodomestici e limitando gli sprechi invisibili
Migliorare l'efficienza energetica in casa significa anzitutto utilizzare in maniera intelligente gli elettrodomestici che abbiamo a disposizione. Secondo il dipartimento Efficienza energetica dell'agenzia Enea che sul tema ha stilato un'apposita guida, i consumi elettrici delle abitazioni sono riconducibili per il 58% agli elettrodomestici. Agire sulle nostre abitudini di consumo quotidiano può influire (molto) sulla bolletta. La tematica, ovviamente, non si può ridurre a un mero fatto economico, ma è invece una stringente questione culturale e ambientale.
Ogni nostro gesto, ha un proprio impatto. Sta a noi risparmiare il superfluo, per essere sostenibili. Sono le piccole abitudini a fare la differenza, avvicinandoci al nostro obiettivo: migliorare l'efficienza energetica in casa trasformando le abitazioni da energivore (consumatrici d'energia) a energifore (produttrici di elettricità).
Ci sono elettrodomestici che consumano poco, ma sono sempre (o quasi) in funzione (su tutti, il frigorifero). Ed elettrodomestici meno utilizzati, ma dall'assorbimento energetico molto elevato. Tra questi, per esempio, il forno, la lavatrice e la lavastoviglie, ma anche il ferro da stiro, la vasca idromassaggio e l'asciugacapelli. I nostri sforzi da un lato devono partire all'origine, nella scelta di elettrodomestici ad alta efficienza energetica. Dall'altra devono tenere conto di piccoli gesti quotidiani.
La classe energetica degli elettrodomestici
Il risparmio comincia dall'acquisto, privilegiando elettrodomestici ad alta efficienza energetica. Per esempio, sostituendo una lavatrice di 20 anni fa con una odierna in classe A si potrebbe ottenere un risparmio di energia elettrica del 35%; prendendo invece in considerazione la sostituzione di un frigorifero si potrebbe arrivare fino al 40%. Ecco perché il primo gesto quotidiano da adottare è proprio quello di imparare a leggere l'etichetta energetica presente in tutti gli elettrodomestici.
Efficienza energetica in casa: attenzione all'illuminazione
Negli ultimi anni a scaffale e, man mano, nelle case le lampadine a LED hanno sostituito le luci ad incandescenza. Il risparmio è duplice: da una parte il consumo energetico si riduce fino all'80% (ammortizzando di fatto in un anno il maggior costo d'acquisto); dall'altra il guadagno si amplifica grazie a una durata superiore delle luci a LED.
Occhio allo stand-by
Gli elettrodomestici dimenticati in stand-by per giorni costituiscono una buona fetta dei nostri consumi nascosti. Il caricabatterie lasciato nella spina senza alcun cellulare in ricarica, lo stereo con la lucina accesa: sono tutte cattive abitudini che, sommate l'un l'altra, fanno schizzare verso l'alto la nostra bolletta della luce. Usare una ciabatta multi-presa con interruttore annesso, in modo da poter spegnere tutti con un unico gesto se non utilizzati, è un'abitudine che costa poco e può influire positivamente.
Spine inserite senza cellulare: consumano comunque
La cucina sorvegliata speciale
Se vogliamo combattere gli sprechi energetici, dobbiamo concentrarci dalla stanza più energivora: la cucina. Come? Cominciando a disporre gli elettrodomestici con intelligenza: il frigorifero lontano da fonti di calore (come i fornelli) e distanziato dal muro, per consentire una maggiore dispersione del calore. Quando cuciniamo, cerchiamo di usare sempre i coperchi (altrimenti una parte di calore viene sprecata). Mentre quando usiamo il forno, evitiamo di aprire lo sportello in continuazione e magari spegniamolo qualche minuto prima della fine della cottura: il calore residuo sarà sufficiente a terminare le nostre pietanze. Occhio al grill: questa resistenza brucia da sola 1200 W. Pollice in su, invece, per la cottura ventilata: mantiene la temperatura interna uniforme, accorciando così i tempi di cottura.
Giornate di sole: stendi all'aperto piuttosto che usare l'asciugatriceSul fronte della lavastoviglie, usiamo il più possibile la funzione Eco, e laviamo a mezzo carico soltanto se c'è l'apposita funzione.
Quando possibile, evitiamo l'asciugatura con aria calda: lasciando lo sportello aperto per asciugare i piatti naturalmente potremo risparmiare fino al 40% di energia rispetto al ciclo completo.
Il bucato che buca il nostro budget per l'energia
Lo stesso concetto si può ripetere con la lavatrice: privilegiamo lavaggi a basse temperature. Quando possibile, e se c'è il sole, evitiamo di avviare l'asciugatrice: stendere i panni è un esercizio fisico ed ecologico. Quando poi è il momento di stirare, non prendiamo in considerazione mutande e calzini: tranquilli, non se ne accorgerà nessuno.
Stai al fresco, ma non troppo
Tra gli elettrodomestici più energivori spicca senz'altro il condizionatore. Non bisogna esagerare impostando una temperatura troppo bassa, privilegiando piuttosto l'uso del deumidificatore che ormai la maggior parte degli apparecchi possiedono e che ci permette di abbassare la temperatura percepita anche di 3 o 4 gradi. Non dimentichiamo poi che esistono strategie per rinfrescare la casa naturalmente, come ad esempio tenere chiuse le persiane nelle ore più calde.
Il prossimo livello: diventare prosumer
Tutti questi spunti sono ottime indicazioni per vivere con consapevolezza il nostro rapporto con gli elettrodomestici.
Ma il passaggio epocale che ci consentirà davvero di trasformare la nostra casa da energivora in energifora è quello di installare un impianto fotovoltaico con accumulo, che ci permette di godere al massimo di tutti i vantaggi derivanti dall'autoconsumo di energia: grazie ai bonus tuttora attivi e ai risparmi immediatamente ottenibili si conferma anche nel 2023 la scelta più efficiente.