Con i bricks si può costruire davvero tutto, anche una stazione elettrica o una torre solare. Scopriamo i più curiosi con #evolvereyoung
Come spiegare un tema complesso come il funzionamento di una stazione elettrica ai più piccoli? Probabilmente avrà pensato questo l’ingegnere Giuseppe Pelliccione, in forza alla struttura Realizzazione Impianti e Tecnologie (RIT) di Terna, quando ha iniziato il suo straordinario modellino di una stazione elettrica.
Nel progetto di Pelliccione viene riprodotta attraverso i LEGO una stazione elettrica di trasformazione che ha quindi il compito di modificare i livelli di tensione così da ottimizzare la trasmissione dell’energia evitando la dispersione lungo le linee. Una struttura verosimile, quindi, dovrebbe contenere tutti gli elementi indispensabili per il funzionamento come i sistemi di sbarre e i trasformatori, le apparecchiature di manovra, ma anche gli isolanti che devono essere monitorati e cambiati dal personale di Terna.
Tecnici e ingegneri a loro volta devono essere presenti nella riproduzione, sia nell'impianto sia nei chioschi che ospitano le apparecchiature necessarie al monitoraggio. Pelliccione nel suo modello ha pensato proprio a tutto e acquistando i diversi bricks nei portali specializzati o riadattando pezzi utilizzati per altri progetti, ha dato vita alla sua stazione elettrica perfetta in ogni dettaglio che la stessa Terna ha voluto condividere sul proprio portale Lightbox.
L’ingegnere di Terna, però, non è il solo ad essersi cimentato con i temi dell’elettricità e del fotovoltaico attraverso i mattoncini. Anzi, osservando le creazioni degli AFOL (adult fan of LEGO) è possibile farsi qualche idea in più su come, nel mondo, viene immaginato il fotovoltaico e le sue possibili applicazioni. La ricerca non può che partire dal portale dedicato alle LEGO Ideas, cioè ai progetti per nuovi set, proposti da creativi e designer, che saranno poi votati direttamente dal pubblico e potrebbero entrare in produzione una volta raggiunte le diecimila preferenze.
Jjinno si ispira alla seconda torre più alta di tutto il Cile e una delle principali del Sudamerica, collocata nel deserto di Atacama. Soprattutto, però, si tratta di una delle più grandi centrali solari del mondo, progettata per catturare la luce riflessa da oltre 10mila eliostati. Per essere realizzata necessita di 488 pezzi.
NokomisRob ha invece ideato una solar farm cioè una fattoria alimentata con l’energia del sole che combina pannelli e coltivazioni. Nel progetto di questa famiglia oltre ai pannelli compaiono le arnie per gli impollinatori e i fiori, ma anche gli animali al pascolo. La partenza è con 357 pezzi, espandibile.
Kozzly sogna un camper che è già una smart home con tanti spazi che si possono modulare e rimodulare. Due piani, tetto apribile, cucina, divani e televisione. Soprattutto però va sottolineata la presenza dei pannelli solari che permettono di dare energia al tutto.
Pannelli solari, vegetazione lussureggiante, laghetti, piante per i grattacieli eco-compatibili sono stati immaginati da chevy2guy. L’idea è quella di conciliare architettura moderna e benessere. Fantascienza? Guardiamoci intorno…
La House of technology di Swissness_84 è a metà tra museo della scienza e centro di ricerca, in 2830 bricks. All'interno ci sono le attrezzature più avanzate, in scala, dalla robotica alla telefonia fino alla centrale elettrica. Sul tetto non possono che esserci le celle solari.
La tiny house è una nostra antica passione. Ecco perché ci ha immediatamente colpito il modello firmato da Y.M.C che in pochi metri, ehm centimetri, prevede soppalco, cucina, bagno e vetrate per aprirsi all’esterno. Il tutto alimentato da un impianto fotovoltaico. Della serie, piccoli prosumer crescono.
Chi invece non fosse ancora abbastanza creativo per inventarsi nuove applicazioni, può comunque trovare ispirazione nei kit LEGO già in produzione come la villetta familiare da 388 pezzi su tre livelli, ricca di eco-caratteristiche. Infatti oltre ad essere alimentata da pannelli solari ha anche una stazioni di ricarica per l’auto elettrica e il connesso veicolo. In pratica la casa del prosumer, in formato bricks.