Facciamo il punto sul progetto per la gestione aggregata di sistemi di accumulo d’energia in power cloud. Evolvere partner strategico
ComESto e le potenzialità dell’energia condivisa |
L'importanza dello storage |
La piattaforma ComESto per l’energia condivisa |
La dimensione sociale e territoriale della generazione distribuita |
Espressioni come prosumer, CER, storage ed energia condivisa si sono fatte largo in fretta nel vocabolario quotidiano, da quando - pochi mesi fa - le comunità energetiche sono state introdotte ufficialmente nel nostro ordinamento. La loro importanza è cruciale per la transizione energetica e rappresentano un’opportunità da molti punti di vista. Per l’ambiente, anzitutto, perché basate sulle energie rinnovabili. Per i singoli utenti, perché danno la possibilità di fruire dei vantaggi derivanti dall’energia condivisa. Per la società, perché creano un nuovo modello che diventa anche baluardo contro la povertà energetica così che il passaggio epocale tra fonti fossili e rinnovabili sia anche il più equo possibile. Le comunità energetiche, però, possono diventare anche la risposta ad alcune delle problematiche poste dal passaggio a un sistema basato esclusivamente sulle rinnovabili, prima fra tutte una produzione per sua natura non programmabile.
ComESto e le potenzialità dell’energia condivisa
Il progetto ComESto – Community Energy Storage: Gestione Aggregata di Sistemi di Accumulo dell’Energia in Power Cloud – finanziato dal MIUR e dall’Unione Europea nell’ambito del bando di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, PON 2015-2020, mira a sviluppare sistemi integrati – DC nanoGrid, fonti rinnovabili, sistemi di accumulo - così da porre le basi per comunità energetiche rinnovabili (CER), concentrandosi territorialmente sul Sud Italia (Calabria, Puglia e Campania).
Il partenariato in cui opera Evolvere annovera i principali soggetti operanti nel campo energetico e delle telecomunicazioni in Italia insieme a un parterre istituzionale di primo piano: l’ENEA, la Fondazione Bruno Kessler (FBK), UNICAL, l’Università di Siena, Dhitech, l’Università Politecnica delle Marche, TIM e e-distribuzione. Evolvere, grazie alla sua esperienza nella gestione aggregata di utenze residenziali, ha un ruolo centrale nel progetto, occupandosi di sviluppare la piattaforma di Power Cloud.
L'importanza dello storage
Sullo storage e sulla sua gestione si basa la parte più innovativa di ComESto. L’ottica infatti è quella di un futuro dove i sistemi di accumulo saranno molto più distribuiti e capillari rispetto a quelli di produzione. Anche chi non può dotarsi di un impianto fotovoltaico, per limiti di spazio o burocratici (vedi ad esempio chi vive nei grandi agglomerati urbani), potrà comunque essere parte integrante e attiva di una community energetica, offrendo i propri dispositivi per l’accumulo di energia prodotta anche in località a medio e lunga distanza.
Con storage si intendono le classiche batterie al litio accanto a forme di accumulo “non convenzionale” e in corso di perfezionamento: dall’accumulo termico e idrico, sino all’accumulo di energia tramite idrogeno (H2) e celle a combustibile, senza trascurare il potenziale espresso dall’auto elettrica in termini di sistema di storage sia nella modalità “Vehicle to Grid”, ovvero a servizio della rete di distribuzione in caso di necessità, sia in modalità “Vehicle to Home” come riserva di energia elettrica per l’alimentazione di un’abitazione.
La piattaforma ComESto per l’energia condivisa
A regolare le maglie di questa rete di sistemi sarà chiamata - ed ecco il secondo perno del progetto- la piattaforma ComEsto ovvero una piattaforma hardware e software, che attraverso complessi algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning, potrà gestire, in maniera integrata, la generazione e l’accumulo distribuiti sul territorio, massimizzando i vantaggi dell’energia condivisa. Grazie a questa piattaforma, il singolo utente - attraverso l’intervento di un aggregatore - potrà diventare parte attiva nella compravendita dell’energia (trading) ma sarà anche “servizio per la rete”, offrendo il suo storage come riserva di energia al momento del bisogno.
La dimensione sociale e territoriale della generazione distribuita
Il progetto ComESto, spiegato nei suoi dettagli anche nella rivista Platinum del Sole24Ore, sviluppa in un’ottica locale e territoriale il concetto più ampio di Impianti Energetici Virtuali, creando un nuovo soggetto, fortemente innovativo, capace di operare nel dispacciamento. Un soggetto nuovo, in una dimensione territoriale ben delimitata, che da un lato necessiterà di tecnologie e di infrastrutture all'avanguardia e, dall’altro, sarà formato da utenti - prosumer, consumer e prosumage - pronti a diventare protagonisti nella transizione energetica. Ognuno potrà contribuire secondo le proprie possibilità e godere allo stesso modo dei vantaggi derivanti dalla condivisione dell’energia, in un’ottica che risponde perfettamente al modello di comunità energetica rinnovabile com’è stata disegnata dalla Direttiva RED II.