Un gesto abituale da praticare con attenzione, perché un errore può costare caro

Fare bene la raccolta differenziata significa anzitutto porsi delle domande. Quante volte, infatti, vi sarà capitato di trovarvi di fronte a un imballaggio di materiali composti senza sapere cosa fare? Ad aumentare la confusione anche i diversi regolamenti che cambiano da Comune a Comune e che generano dubbi sulle nostre abitudini di smaltimento.

L’esempio più classico è in vacanza: ormai è consuetudine includere nel kit di benvenuto nelle case di villeggiature un manuale sullo smaltimento corretto dei rifiuti. Per quanto possiamo informarci, però, non potremo mai sapere tutto perché i materiali e le loro combinazioni sono pressoché infiniti.

Ecco i nostri 10 tips ispirati ai consigli pubblicati dall’Earth Day Network e rigorosamente testati sul campo. 
 

  •  Andare sul sito del proprio Comune e leggere. Sembra banale ma quanti di noi lo hanno fatto? Di solito i Comuni hanno un portale web con tutte le indicazioni per lo smaltimento e relativi simboli. A quel punto, in caso di dubbio, basterà confrontarli con quelli apposti sulle nostre confezioni e il gioco è fatto.
  • Attenzione ai sacchetti. Bisogna sempre distinguere tra biodegradabile e compostabile. Il secondo di solito viene smaltito con i materiali organici per diventare fertilizzante.
  • La plastica non è tutta uguale e soprattutto non tutta può essere riciclata. Ad esempio materiali in plastica per l’edilizia, giocattoli, beni durevoli non possono essere riciclati insieme al resto della plastica ma dovranno essere conferiti separatamente.
  • Le bottiglie si schiacciano oppure no? È un annoso dubbio, la cui risposta corretta è: dipende da come le schiacci. Non devono essere appiattite in altezza ma possono essere schiacciate mantenendo la lunghezza originaria.
  • Piccolo non è (sempre) bello. I tappi ad esempio o altri oggetti più piccoli di una carta di credito, se gettati nella raccolta differenziata come oggetti a sé stanti, potrebbero creare problemi con i rulli della macchina per lo smaltimento.

    RICICLO2.jpg

  • Lo spreco alimentare crea un danno duplice. Da un lato si gettano nel bidone materie prime ed energia preziosi, dall’altro questi rifiuti impediscono di riciclare correttamente. Gli imballaggi sporchi di avanzi non dovrebbero essere gettati nel contenitore della differenziata. La regola di base infatti è pulito e asciutto.
  • Mai gettare in un unico contenitore oggetti composti da materiali diversi. Bisogna sempre suddividere: ad esempio la carta del prosciutto di solito può essere spartita tra la parte destinata alla plastica e quella alla carta (o all’organico). Sull’involucro dovremmo trovare le istruzioni d’uso. Qualora non sia possibile separarli meglio optare per l’indifferenziato.
  • Nell’indecisione, purtroppo, meglio scegliere l’indifferenziato. Gettare un materiale sbagliato nella differenziata infatti rischia di compromettere un intero carico. Quindi in certi casi fare male è peggio di non fare.
    RICICLO3.jpg
  • Programma periodicamente una visita ai centri di stoccaggio rifiuti specializzati. Materiale tecnologico, pile, barattoli di vernice ad esempio non potranno essere smaltiti in modo ordinario. Conferirli nelle isole dedicate è il modo migliore - anzi, dovrebbe essere l’unico - di trattarli. 
  • Mascherine e guanti monouso? Il Covid-19 purtroppo ci ha posto di fronte a questo problema. Questi, insieme ai fazzoletti di carta, devono essere inseriti in un sacchetto doppio ben chiuso e gettato nell’indifferenziata. Si tratta infatti di rifiuti potenzialmente pericolosi che non andrebbero mai lasciati in giro.

Tutti pronti a fare la differenza (e la differenziata)?