Un rapporto diverso con il frigo può farci risparmiare: tempo, denaro ed energia (e aiutarci a non sprecare)
Scrivere consigli su come gestire il frigo rischia sempre di diventare un elenco di buoni propositi a cui non si riesce a dare seguito. Un po’ come la dieta dopo le feste: se troppo drastica c’è il rischio di abbandonarla dopo pochi pasti.
In redazione abbiamo provato ad affrontare il nostro frigo con occhi diversi, facendo un sunto dei diversi consigli tratti da libri e siti internet e applicandoli quanto più possibili alla nostra vita quotidiana.
Ovvero la vita di chi non ha tempo di fare la spesa tutti i giorni, di chi può saltare uno o più pasti in settimana perché fuori casa, di chi ha mamme che cucinano e figli che mangiano (disordinatamente). Ora siamo pronti a raccontarvi com’è andata.
1. Il decluttering
Mezzo limone ammuffito, tre barattoli di senape e ketchup aperti, un frammento di burro irrancidito, tre pomodori raccolti ad agosto, due formaggi scaduti e dimenticati nello scaffale più alto. Questo solo per il comparto frigo, perché il congelatore è ben peggio: lasagne dell’ultimo Natale, piselli di due stagioni fa, pesce senza date dimenticato in fondo ai cassetti.
Insomma far pulizia è la prima cosa, per capire cosa si ha e cosa c’è da buttare. E quanto spazio salta fuori ogni volta.
2. Le date di scadenza
Prima di rimettere a posto le cose, controllare le date di scadenza. Pensare di ricordare tutto è impossibile. Il trucco migliore è mettere davanti i cibi che hanno una data di scadenza più vicina, ricordandoci che c’è una differenza sostanziale tra “consumare entro” (imperativo) e “preferibilmente entro” che invece demanda al nostro buon senso il consumo o meno.
3. Largo è bello
Non riempire il frigorifero fino all’esplosione ci offre due grossi vantaggi. L’aria circola meglio e gli alimenti si deteriorano meno in fretta. Poi, secondo indiscutibile vantaggio: pochi alimenti ci permettono di tenere più facilmente la situazione sotto controllo e non buttare.
Lo abbiamo verificato e siamo più che d’accordo: aprire e visualizzare subito i prodotti ci ha aiutato a non buttare (quasi) nulla.
Chi ha gli scomparti già suddivisi (carne e pesce; frutta e verdura) è sicuramente avvantaggiato.
4. Occhio ai ripiani
Chi non conosce la legge fisica per cui il caldo sale? Allora dolci, yogurt, formaggi e avanzi negli scaffali in alto. Il resto a scendere, tenendo sempre presenti che cibi crudi e cibi pronti al consumo non vanno tenuti vicini per evitare contaminazioni. Le uova stanno in alto preferibilmente nella loro scatola e non sullo sportello dove rischiano di rompersi e rovinarsi a causa delle vibrazioni.
5. Sincronizzare cucina e spesa
Purtroppo un minimo di programmazione ci vuole: se volete cucinare l’arrosto per il giorno (o i giorni) dopo, assicuratevi di fare la spesa sapendo di avere a disposizione la sera stessa o al massimo il giorno dopo per cucinare la carne fresca. Il fresco va gestito, non ci sono vie d’uscita. Noi ci abbiamo provato (più di una volta a dire la verità) e abbiamo visto che fare il planning di tutti i piatti della settimana era frustrante perché costantemente disatteso. Molto più semplice programmare il giorno infrasettimanale di spesa e quindi cucinare un piatto per più pasti e pulire la verdura da tenere in frigorifero.
6. La gestione del cucinato
E’ stato possibile dopo due passaggi nel negozio di casalinghi per comprare i contenitori adatti. Di vetro (meglio) e in diverse dimensioni: per la verdura cotta, le carni e il pesce, le torte salate e così via.
Poi riposti ben ordinati sui ripiani. Consumarli nei due giorni successivi è la soluzione migliore per ricordarseli (e non rischiare di buttarli).
E mai, proprio mai, mettere in frigorifero i cibi ancora caldi: questi infatti alzano la temperatura che per essere nuovamente abbassata richiederà un surplus di energia.
7. Le etichette
Stiamo scherzando. Anche se tutti i manuali di economia domestica e antispreco le consigliano, noi non siamo riusciti a farle. Chi riesce a compilarle - soprattutto per la dispensa - ha tanto di guadagnato.
Noi non ci siamo riusciti. Però scrivere le date di congelamento sui cibi che si mettono in congelatore, quello è essenziale.
8. La pulizia settimanale
Nessuno lo ammette volentieri, ma pulire il frigorifero è una scocciatura. Eppure questo aiuta a non sprecare perché è come fare un veloce ripasso delle nostre scorte, poi serve a mantenere l’igiene e a combattere la proliferazione di muffe e batteri. Basta anche una passata con acqua e aceto tutte le settimane, pochi minuti per un risultato eccellente e niente cattivi odori.
9. Imparare a fare la spesa
Questo potrebbe essere al numero uno, anzi oggetto di una prossima puntata. Ci prendiamo almeno un mese per testare le strategie e raccontarvele per #evolveregreen.