Sarà questa la strada maestra per abbattere le emissioni di CO2

La decarbonizzazione dell’energia elettrica non basta più: ora va estesa a tutta l’energia. E questo è possibile solo attraverso l’elettrificazione.
Potremmo riassumere così il proposito che emerge dal rapporto Breaking new ground, pubblicato dall’associazione WindEurope. Poche parole a tratteggiare una rivoluzione dei consumi, profonda e impattante sull'economia del continente.

Per spiegarla analizziamo i termini chiave. La decarbonizzazione dell’energia elettrica riguarda la sostituzione dei combustibili fossili con fonti rinnovabili nella produzione di energia. Il settore elettrico è senza dubbio quello in cui la decarbonizzazione ha dato i migliori risultati. Però c’è un problema: l’elettricità rappresenta solo il 24% del consumo energetico europeo e la produzione di questa deriva solo per il 30% da fonti rinnovabili.

Cosa significa l'elettrificazione dei consumi energetici

Questo implica che, anche decarbonizzando completamente il settore elettrico, allo stato attuale si resterebbe comunque lontani dagli obiettivi di decarbonizzazione energetica richiesti anche dagli accordi di Parigi. Un processo di produzione elettrica solo da fonti rinnovabili dovrebbe perciò affiancarsi a un allargamento degli utilizzi dell’energia elettrica. Questo processo di sostituzione dell'elettricità alle altre forme di energia è appunto l’elettrificazione dei consumi energetici.
Nel 2017 in Europa la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ha superato quella da carbonePer capire come sia possibile bisogna rileggere i numeri, soffermandosi in particolare su quel 30% di produzione elettrica da fonti rinnovabili. Questo dato è destinato a crescere, anzi, sta già crescendo proprio mentre scriviamo quest'articolo. Basti pensare che nel 2017 in Europa per la prima volta la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ha superato quella da carbone. In questa progressione il fotovoltaico ha ripreso a crescere a doppia cifra dopo un triennio in cui la fine degli incentivi a livello europeo aveva creato una situazione di stagnazione. Siamo sulla strada giusta, ma c'è ancora tanto da fare.

"La stragrande maggioranza dell'energia europea rimane basata sui combustibili fossili". Rapporto Breaking new ground

combustibili-fossili.jpgA fronte della crescita attuale e di quella potenziale delle rinnovabili in Europa, puntare sull'elettrificazione sarà quindi il modo migliore per ribaltare la situazione. E sarà una vittoria non solo per il fattore ambientale. Secondo il rapporto WindEurope, infatti, puntare sull'elettrificazione sarebbe anche una panacea per l'economia continentale.

L'integrazione del settore energetico nel riscaldamento, raffreddamento e nel trasporto – riporta il rapporto - è la prossima grande trasformazione nell'economia europea. In combinazione con i progressi della digitalizzazione, dell'apprendimento automatico e dell'intelligenza artificiale, un sistema energetico basato sulle energie rinnovabili potrebbe diventare un motore di crescita e un fattore di affermazione per la leadership tecnologica”.

Gli obiettivi dei prossimi 30 anni

L'obiettivo realistico, secondo WindEurope, è arrivare all'elettrificazione del 62% dell'energia consumata in Europa entro il 2050. Per raggiungere questa cifra saranno necessari la conversione dell'industria che potrebbe arrivare all'86% dell'elettrificazione entro il 2050, riducendo nel contempo le emissioni dell'88%, e quella dell'edilizia che potrebbe raggiungere nel 2050 il 64% di elettrificazione dei consumi. Lo stesso percorso potrà essere seguito dalle famiglie che hanno la possibilità di elettrificare il 59% dei loro consumi e dalle attività commerciali capaci di raggiungere il 78% di elettrificazione entro il 2050 con una diminuzione delle emissioni pari al 70%.

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In questo scenario avrà un ruolo primario anche il settore della mobilità: secondo le previsioni attuali, entro il 2035 il 95% delle nuove auto vendute dovrebbero essere elettriche. WindEurope ha anche provato a calcolare la spesa energetica a fronte di questa elettrificazione: il 2,7% del Pil ovvero solo lo 0,5% in più rispetto a quanto speso attualmente. Un aumento che però sarebbe compensato sia dalla spesa sanitaria in diminuzione per via del miglioramento dell'aria sia da un arresto dei costi per la crescita delle temperature che incide negativamente su tutti i settori, a cominciare da quello agricolo.

Arrivare al risultato tracciato da WindEurope è possibile, però è necessario uno sforzo di tutta l'Europa che comprenda costruzione di infrastrutture, digitalizzazione e una modifica delle singole legislazioni all'insegna di una maggior flessibilità.
E' necessario un vero e proprio piano Marshall per le fonti rinnovabili.