La Commissione Europea ha presentato questa misura, la più innovativa del piano Repower Eu da 300 miliardi di euro
La guerra e le sanzioni hanno riportato al centro dell’agenda politica internazionale il tema dell’energia: il fotovoltaico obbligatorio è parte di un piano più ampio che mira a cambiare da qui al 2030 gli assetti energetici europei. A preoccupare i governi dell’Unione non è più soltanto la crisi climatica, ma in maniera ancor più pressante la possibile crisi energetica derivante dal taglio delle forniture russe. Il quasi fallimento dell’ultima COP26 di Glasgow che non aveva prodotto risultati di rilievo, sembra superato dall’attualità della crisi energetica che pone la transizione energetica come obiettivo primario.
Repower Eu: i numeri
Proprio la necessità di una maggior indipendenza dalle importazioni, ha spinto la Commissione Europea a varare ufficialmente il 18 maggio il pacchetto di misure Repower Eu che mira anzitutto all’indipendenza dal gas russo entro il 2027 e, in generale, a modificare completamente l’assetto energetico del continente puntando sulle rinnovabili. Il piano, che ora dovrà essere approvato dal Parlamento Europeo, consiste in una serie di provvedimenti e suggerimenti per gli Stati membri che per attuarli concretamente potranno contare su una dotazione di 300 miliardi di euro.
Le aree di intervento principali sono tre: cambio dei fornitori internazionali di gas, efficienza energetica e crescita delle rinnovabili basata soprattutto sul fotovoltaico. Due i numeri da tenere in considerazione per comprendere a fondo la portata del piano europeo: il passaggio dal 40 al 45% del target di utilizzo delle rinnovabili entro il 2030 e l’incremento dell’efficienza energetica dal 9 al 13% nello stesso arco temporale. Nella distribuzione dei fondi, poi, le rinnovabili giocheranno un ruolo chiave: il 95% dei 300 miliardi servirà infatti per finanziare la transizione energetica. Il fotovoltaico sarà fortemente potenziato: l’obiettivo è raddoppiare entro il 2030 l’attuale capacità di produzione installando quindi 600 nuovi gigawatt.
Il capitolo efficienza energetica
Il miglioramento dell’efficienza energetica dell’Unione sarà raggiunto attraverso una combinazione di nuove regole e best practices. Da un lato quindi una normativa aggiornata sull’efficienza energetica degli edifici e sull’architettura a basse emissioni e, dall’altro, consigli immediatamente applicabili come la stretta sui condizionatori e sul riscaldamento, la riduzione dei limiti in autostrada e il sostegno alla micromobilità oltre a interventi per l’elettrificazione del trasporto pubblico locale.
Fotovoltaico obbligatorio: le tappe del piano
Nel progetto presentato dalla Commissione Europea non ci sono solo incentivi ma un vero e proprio calendario per rendere il fotovoltaico obbligatorio per alcune tipologie di edifici. Dal 2026 il tetto di panelli solari sarà la norma per i nuovi edifici commerciali e pubblici con superficie utile superiore a 250 metri quadri, dal 2027 per gli edifici della stessa tipologia già esistenti, dal 2029 per tutti gli edifici residenziali di nuova costruzione. Contemporaneamente all’introduzione di questi obblighi, saranno introdotti iter accelerati per le autorizzazioni individuando preventivamente le aree adatte. Altra importante novità, la promozione dei Power purchase agreement (Ppa) per l’acquisto di energia rinnovabile e per la costituzione di comunità energetiche che diventano quindi uno degli elementi chiave della nuova strategia energetica europea.