Il mercato delle microgrid cresce in Asia, mentre negli Usa il peer to peer dell'energia diventa realtà
Buone notizie per la generazione distribuita: cresce il mercato delle microgrid a livello mondiale e le previsione sono ottime anche per il prossimo quinquennio. Secondo l'analisi di GlobalData infatti il mercato delle microgrid raggiungerà il valore di 30 miliardi di dollari nel 2022, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 15% durante il quinquennio. A far da traino saranno i paesi asiatici e le economie in via di sviluppo anche se, a livello di valore assoluto, si rinsalderà la leadership delle Americhe. Dietro questi dati ci sono, però, interpretazioni della generazione distribuita molto differenti.
Nei Paesi emergenti e in via di sviluppo le microgrid offrono una soluzione per l'approvvigionamento di energia offgrid, ovvero in zone non raggiunte dalla rete di distribuzione. Il fotovoltaico diventa perciò il mezzo ideale per produrre energia in assenza di un dispacciamento nazionale. Ad offrire queste soluzioni sono solitamente startup che effettuano attività di raccolta fondi da business angel e da finanziamenti per lo sviluppo. Le criticità sono ancora molte: spesso si tratta di progetti isolati, senza un adeguato coordinamento e molto onerosi, a rischio fallimento di mercato. In questo caso il vero valore aggiunto è quello dell'utilità per le popolazioni coinvolte.
Nei Paesi emergenti le microgrid offrono una soluzione per l'approvvigionamento di energia offgrid
Diversa la situazione in Australia, Usa e Giappone dove lo sviluppo di microgrid attualmente è di sostegno alla rete nazionale, aumentandone la resilienza e l'affidabilità. L'intervento delle microgrid potrà diventare un importante supporto nei momenti di picco dei consumi ed essere fondamentale durante i disastri naturali per supplire alla rete nazionale danneggiata. Le microgrid possono infatti costituire un'importante riserva di energia e garantire il dispacciamento nelle zone temporaneamente isolate dalla rete nazionale. Il mercato legato allo sviluppo delle microgrid nelle sole Americhe varrà 18 miliardi entro il 2022.
Si tratta però di un quadro in continuo mutamento, come sottolineano gli analisti: a scombinare le carte e accelerare la transizione verso le microgrid saranno da un lato le oscillazioni sui prezzi dei combustibili fossili e dall'altro una sempre più pressante esigenza ambientale (e contemporaneamente un'urgenza di trovare soluzioni che incidano il meno possibile sullo stile di vita). Negli Usa, grazie anche a un complesso di norme favorevoli, sta accadendo proprio questo: la microgrid da soluzione di emergenza diventa smart grid per lo scambio di energia in peer to peer tra privati e apre a scenari fino a poco tempo fa impensabili.
Il modello Pennsylvania: una smart grid per lo scambio di energia tra privati
Nei giorni scorsi la Power Ledger, specializzata proprio nel peer to peer delle rinnovabili, ha annunciato che a Wyomissing, in Pennsylvania, a breve sarà possibile scambiare energia tra privati. La novità è che non si tratta di un progetto pilota, ma della vera e propria costituzione di una smart grid, integrata nel mercato elettrico e accessibile a tutto il pubblico di consumatori. Questa smart grid sarà realizzata grazie all'implementazione della piattaforma xGrid di Power Ledger nel sistema di distribuzione di American PowerNet, utility che fornisce elettricità al dettaglio nella stessa zona.
Grazie alla piattaforma lanciata da Power Ledger l'energia prodotta dagli impianti fotovoltaici collegati non sarà più reimmessa in rete e gestita dall'aggregatore ma scambiata direttamente tra privati e tracciata attraverso l'utilizzo della blockchain, senza bisogno di Per la prima volta una smart grid con scambio di energia tra privati si inserisce in un mercato di distribuzione nazionale modifiche sostanziali alle infrastrutture e ai contatori. Quanto sta accadendo a Wyomissing è importante per tutto il mondo dell'energia pulita a livello mondiale: è infatti la prima volta che una smart grid con scambio di energia tra privati si inserisce in un mercato di distribuzione di energia nazionale. Questo sistema per lo scambio di energia – hanno spiegato gli attori coinvolti – è facilmente replicabile ovunque le regole lo permettano e Power Ledger ha già lanciato un token (ovvero una raccolta fondi tramite blockchain) così da ampliare il mercato del peer to peer di energia negli altri stati americani e aprirlo ai piccoli investitori.
E in Italia? Non stiamo a guardare, anzi. Sono previste novità importanti già a partire dal 2019, con lo sviluppo di una prima smartgrid tra prosumer che contribuirà al bilanciamento della rete. A breve sarà possibile entrare nei particolari del progetto. Evolvere sarà in prima linea nella sua realizzazione.