Secondo il Renewables 2018 Global Status Report, siamo quarti al mondo per produzione fotovoltaica pro capite (e quinti in termini assoluti)
L'Italia è tra i leader mondiali per la produzione di energia fotovoltaica, superando Paesi come Francia, Inghilterra e Spagna.
Il dato è inserito nel Renewables 2018 Global Status Report, elaborato da REN21, la rete globale che riunisce i principali stakeholder, pubblici e privati, nel campo dell'energia. Questa stima si inserisce in un quadro internazionale positivo per il fotovoltaico e per tutto il mondo delle rinnovabili che, nel 2017, ha registrato il suo picco storico di crescita: il 70% di tutta la nuova capacità di produzione elettrica mondiale deriva infatti da qui.
A livello globale il fotovoltaico è cresciuto del 29% rispetto al 2016 per complessivi 98 GW di potenza.
A far la parte del leone, la Cina che nel 2017 ha aumentato la sua capacità cumulativa di 53 GW, superando di gran lunga tutti gli altri Paesi sommati tra loro. Accanto alla superpotenza asiatica, però, stanno emergendo molte piccole realtà. Isole Marshall, Ruanda, Isole Salomone, Guinea-Bissau hanno investito in modo significativo nelle energie rinnovabili: la quota di PIL impiegata nello sviluppo di questo settore infatti è più alta rispetto a quella di Paesi dalle economie più avanzate, come Europa e Stati Uniti.
I numeri del fotovoltaico
La capacità cumulativa globale delle rinnovabili si è attestata a quota 2.195 GW, capace di coprire oltre un quarto del fabbisogno mondiale di energia.
A livello globale, il fotovoltaico è cresciuto del 29% rispetto al 2016Nell'ambito del fotovoltaico, dopo la Cina, il maggior aumento di capacità cumulativa si registra negli Usa con un + 10,6 GW, quindi India (+ 9,1 GW) e Giappone (+ 7 GW). L’Italia, se in termini di capacità cumulativa complessiva è tra le super potenze (al quinto posto dopo Cina, Usa, Giappone e Germania), non vanta invece una crescita pari a quella degli scorsi anni.
Nel 2017 infatti ha registrato un aumento di capacità cumulativa di soli 0,4 GW per un totale di 19,7 GW complessivi: una quantità che, pur consentendoci di mantenere la posizione di vertice (e di salire al quarto posto per produzione pro capite dopo Germania, Giappone e Belgio), è contemporaneamente un forte monito a non rallentare.
Infatti, altro dato significativo, l’Italia è fuori dalla classifica dei Paesi che hanno investito di più nelle rinnovabili. Il rischio è perdere le occasioni di crescita fornite dall'energia pulita.
Fotovoltaico: vantaggi (anche) per l'occupazione
Una crescita immediata anche dal punto di vista occupazionale: secondo REN21 i posti di lavoro a livello mondiale creati dalle energie rinnovabili sono circa 10,3 milioni; di questi 3,4 milioni provengono dal fotovoltaico.
Un altro dato interessante, per chi come noi si impegna nell'ambito della generazione distribuita e nello sviluppo delle future smart grid, riguarda la capacità stazionaria di stoccaggio. Italia e Inghilterra rappresentano, secondo il rapporto di REN21, i mercati emergenti in Europa per le tecnologie di stoccaggio, ritenute indispensabili per mantenere la stabilità della rete con l'aumentare dell'integrazione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Quest'ultimo dato e un altro interessante rapporto stilato dall’Energy&Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano, dimostrano che l'Italia “eppur si muove”, nonostante gli elementi di rallentamento segnalati da REN21 (che comunque nelle sue statistiche non contempla gli impianti di piccola taglia a livello locale, le soluzioni decentralizzate innovative e le start-up).
E soprattutto si muove in una direzione che guarda alla nostra filosofia.
Con circa 6,7 miliardi di euro investiti e un mercato in fermento, il 2017 – secondo il Politecnico di Milano - si è dimostrato l'anno di svolta per il settore dell’efficienza energetica. A trainare il mercato è stato il settore domestico, dove l'80% della spesa è stata dedicata agli interventi di retrofit. Una soluzione che – lo sperimentiamo quotidianamente nel nostro osservatorio di Energiesprong Italia – è tanto più efficace se abbinata a un impianto fotovoltaico e a una gestione intelligente dei fabbisogni.
Una combinazione che lo stesso Contratto di governo, parlando di retrofit e autoproduzione energetica, ha posto tra gli obiettivi primari per lo sviluppo del Paese.