Harry e Meghan scelgono una Jaguar convertita all'elettrico: è il segno di un cambiamento epocale
Quando Michelle Obama inaugurò un orto alla Casa Bianca, l'America intera prese immediatamente coscienza della necessità di lottare contro l'obesità e in favore del cibo sano. Oggi anche la mobilità elettrica ha bisogno di grandi testimonial. L'anno si è aperto con una Tesla nello spazio, ma per arrivare sulle copertine delle riviste patinate c'è voluto di più: un matrimonio reale.
L'immagine simbolo del matrimonio dell'anno, più dei calciatori blasonati o degli abiti sfarzosi, è stata quella di un'auto elettrica. Anzi, di una magnifica auto d'epoca che grazie al retrofitting energetico è stata convertita all'elettrico. Per spostarsi dal Castello di Windsor (sede della cerimonia di nozze) a Frogmore House (per il ricevimento serale), Harry e Meghan hanno scelto una Jaguar E-type Roadster azzurra (anzi, blu argento) serie 1.5 del 1968.
Un modello reso unico dalla trasformazione in 100% elettrica, effettuata lo scorso anno dal reparto Classic Works di Jaguar Land Rover.

Un'autonomia di 270 km (e un'accelerazione bruciante)
Nel cofano anteriore è stato inserito un gruppo elettrico da 220 kW (300 Cv), corredato da plancia in fibra di carbonio e strumentazione digitale; sotto lo sportellino del carburante è stata invece collocata una presa per la ricarica, collegata a due batterie agli ioni di litio da 40 kWh.
L'auto, così riqualificata, vanta 270 km di autonomia ed è in grado di passare da 0 a 100 km/h in 5,5 secondi. Questa prestazione da record, inferiore di solo un secondo rispetto all'originale, è una delle caratteristiche più stupefacenti dell'auto e, allo stesso tempo, uno spot d'impatto per tutta la mobilità elettrica.
Il modello era stato inizialmente destinato e adattato al mercato americano, come dimostra lo spostamento della guida a sinistra (e non collocata a destra come normalmente accade per i veicoli inglesi). Il proprietario precedente era già un volto noto: Toby Grafftey-Smith, musicista dei Jamiroquai scomparso lo scorso anno e grande appassionato d'auto d'epoca.
La trasformazione in elettrico, invece, è stata richiesta del duca e della duchessa del Sussex che hanno scelto personalmente ogni dettaglio della cerimonia, auto compresa.
Anche la corona è attenta alla mobilità elettrica
Questa richiesta si inserisce in una politica di lungo corso dei Reali inglesi: l'attenzione ai temi ambientali, infatti, è da anni al centro dell'agenda di Buckingham Palace.
Anche la mobilità elettrica ha bisogno di grandi testimonialIl principe Carlo, ambientalista di lungo corso, possiede diverse auto alimentate a biocarburante tra cui la splendida Aston Martin DB6 MKII prestata nel 2011 al figlio William in occasione del matrimonio.
Sono passati solo sette anni ma la scena - per il futuro dell'auto e dell'energia - è completamente cambiata: oggi è la mobilità elettrica a varcare con tutti gli onori le porte di palazzo reale.
La scelta di Harry e Meghan lancia un importante messaggio: non c'è lusso o sfarzo senza sostenibilità.
Un concetto che la stessa Jaguar ha fatto orgogliosamente proprio con il modello I-Pace, primo modello sportivo della casa inglese totalmente elettrico: un sogno da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi e un'autonomia di oltre 400 chilometri. E dopo Harry e Meghan in Jaguar elettrica al matrimonio, possiamo scommetterci, niente sarà più come prima: la sostenibilità diventa ufficialmente parte dell'etichetta.