Tutto sul due ruote elettrico: i modelli più diffusi, i costi e gli incentivi che oggi hanno reso la mobilità sostenibile alla portata di tutti

Due ruote elettrico: perché e a chi conviene
I bonus sul due ruote elettrico
L’elettrico a due ruote: il dizionario

Con l’arrivo dei bonus per la mobilità sostenibile, il due ruote elettrico costa meno e per i possessori di un impianto fotovoltaico la convenienza si moltiplica perché è possibile assorbire quasi completamente i consumi. Scegliere la mobilità sostenibile a due ruote, infatti, non è mai stato così conveniente e non è un caso che le vendite, in questo difficile 2020, siano già schizzate alle stelle.

Ecco la nostra mini guida per orientarsi tra modelli, bonus e risparmio a lungo termine nel segno della mobilità elettrica.

Due ruote elettrico: perché e a chi conviene

Il primo vantaggio nello scegliere un veicolo a due ruote elettrico è il risparmio nel carburante che negli anni successivi permetterà di ammortizzare la spesa iniziale: ogni pieno elettrico costa all’incirca - a seconda dei contratti di fornitura e degli orari in cui si ricarica - 1 o 2 euro. In pratica quanto un litro di carburante. Un costo che per i possessori di un impianto fotovoltaico sarebbe completamente abbattuto, perché l’alimentazione del veicolo elettrico rientrerebbe nella quota di autoconsumo.
Questo è un altro dei motivi perchè il fotovoltaico conviene

Al fattore carburante si aggiunge anche il risparmio sul bollo (azzerato o agevolato a seconda della data dalla prima immatricolazione e delle disposizioni regionali) e lo sconto sull’assicurazione. Nelle grandi città si aggiunge, in molti casi, la possibilità di accedere ai centri storici e alle ZTL. Ultima nota positiva: i costi di manutenzione, più bassi rispetto ai veicoli tradizionali.
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In un’ottica di utilizzo a lungo termine quindi un veicolo a due ruote elettrico è già più vantaggioso rispetto a un equivalente alimentato a combustibili fossili. Un vantaggio che diventerà ancor più marcato nei prossimi anni, con l’aumentare dei mezzi di trasporto elettrici sul mercato, spinti dalla politica dei diversi contributi alla mobilità sostenibile a due ruote, e soprattutto con la contemporanea moltiplicazione degli impianti fotovoltaici spinti dal Superbonus 110%.

I bonus sul due ruote elettrico

Il primo e più consistente è certamente l’ecobonus introdotto dalla legge di conversione del Decreto Rilancio. Si tratta di un contributo pari al 30% del prezzo di acquisto (fino a un massimo di 3mila euro) per un veicolo nuovo, che sale al 40% (fino a un massimo di 4mila euro) in caso di rottamazione. L’ecobonus dovrà essere prenotato sulla piattaforma online rilasciata dal MISE ed è destinato a moto e scooter elettrici (secondo le diverse classi incluse nel Decreto) anche di potenza superiore agli 11 kW.

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Per chi volesse optare per una mobilità sostenibile a due ruote, per distanze più brevi e principalmente cittadine, il Decreto Rilancio poi convertito in legge ha introdotto un bonus destinato questa volta all’acquisto di bicicletta (anche a pedalata assistita) e a veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica.

Tra questi si annoverano monopattini, hoverboard, segway e monowheel. In questo caso si tratta di un contributo pari al 60 per cento della spesa sostenuta e, comunque, in misura non superiore a euro 500 (nei limiti delle risorse disponibili) che sarà possibile richiedere attraverso gli strumenti (sito e app) messi a disposizione dal Ministero dell’Ambiente.

L’elettrico a due ruote: il dizionario

  • Moto e scooter elettrici: sono il veicolo elettrico a due ruote più potente della categoria. I marchi più conosciuti hanno già sfornato modelli che garantiscono ottime prestazioni anche in fatto di batteria. Tra i più ambiti la nuova Vespa elettrica con autonomia intorno ai 100 chilometri e due versioni da 45 e da 70 km/h o lo scooterone BMW C evolution che con i suoi 160 chilometri di autonomia promette anche di portarci al mare.​​​​​​
  • Monopattino elettrico: ha la forma e la struttura del classico monopattino con manubrio ma è dotato di motore elettrico che gli permette di avanzare in modo autonomo. Il costo è piuttosto contenuto (tra i 300 e i 700 euro in media), così come la velocità fissata per legge, insieme ai diversi limiti di circolazione, come accade anche per gli altri dispositivi di micromobilità elettrica.
  • Segway elettrico: assomiglia al monopattino, però è dotato di autobilanciamento per cui permette di non perdere l’equilibrio nemmeno da fermi. Si guida molto facilmente e ha un prezzo più alto del monopattino che può spaziare tra i 300 e i 3mila euro.

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  • Hoverboard elettrico: conosciuto anche come scooter autobilanciato, ha funzionalità simili a quelle del segway, senza avere però un manubrio, cosa che presuppone una certa dimestichezza per guidarlo. Una volta presa la mano, però, è molto comodo e pratico da utilizzare. La fascia di prezzo ricalca quella del segway.​​​​​​
  • Monowheel elettrico: come da traduzione, si tratta di una singola ruota, collegata a un motore elettrico, che grazie alla presenza di un giroscopio riesce sempre a tornare in equilibrio. Leggero e di dimensioni contenute, richiede comunque una certa pratica. I prezzi spaziano in media tra i 400 e i mille euro.

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