Le rinnovabili sono al 18%. Un buon risultato, che bisogna incrementare
Italia promossa, ma può e deve fare di più. È quanto emerge dall'ultimo rapporto GSE, il documento che fornisce annualmente dati e analisi sulle attività svolte dalla Società per la promozione dello sviluppo sostenibile. Per il sesto anno consecutivo la nostra nazione ha superato l'obiettivo assegnatoci dalla Direttiva 2009/28/UE per l’anno 2020, che impone una soglia del 17% dei consumi energetici soddisfatti mediante le rinnovabili.
Lo scorso anno l'Italia ha raggiunto un dato attorno al 18% in tema di rinnovabili elettriche, anche grazie ai 1,2 GW di potenza aggiuntiva installati rispetto al 2018 (di cui circa 750 MW da fotovoltaico, la maggior parte dei quali – più di 400 MW – relativi a nuovi impianti di generazione distribuita in scambio sul posto). In termini di energia, per il 2019 si stima una produzione rinnovabile di circa 115 TWh, non dissimile da quella del 2018, ma ripartita in maniera differente: al calo della produzione idroelettrica ha risposto un aumento di produzione fotovoltaica ed eolica.
Sono numeri importanti (si stima che nel 2019 le attività del GSE abbiano contribuito ad evitare l’emissione in atmosfera di 43 mln di tonnellate di CO2 e il consumo di 111 mln di barili di petrolio) ma che devono crescere nei prossimi anni, fino ad arrivare entro il 2030 al 30% da fonti rinnovabili.
Rinnovabili, un valore anche economico
Le fonti rinnovabili fanno bene all'ambiente, ma anche al portafogli. Guardiamo al fotovoltaico: nel 2019 il GSE ha gestito l’erogazione degli incentivi ai 549.212 impianti (17.569 MW) ammessi ai diversi Conti Energia. Che in soldoni hanno comportato incentivi pari a 5,9 miliardi di euro, circa 200 milioni in più rispetto al 2019. Nello stesso anno, 49.310 impianti (di cui il 95% fotovoltaico) hanno invece beneficiato del regime di Ritiro Dedicato. L’energia ritirata è stata di quasi 10 TWh, per un controvalore di 515 milioni di euro. Infine, nel 2019 il GSE ha gestito 710.525 convenzioni per lo Scambio sul Posto (6.002 MW, quasi tutti fotovoltaici), cui sono corrisposti 2,4 TWh di energia scambiata, per un valore di 333 milioni di euro. Rispetto all’anno precedente, il numero delle convenzioni gestite è aumentato di quasi 54.000 unità, per un totale di circa 412 MW.
Una spinta propulsiva alla crescita del fotovoltaico è attesa dal Portale Autoconsumo, la piattaforma lanciata dal GSE a novembre 2019 per guidare privati, imprese e PA all’installazione di impianti in autoconsumo, individuando le soluzioni tecnico-economiche più idonee sulla base delle specifiche condizioni. Nei primi due mesi di esercizio il portale ha registrato 40.000 visite.
In conclusione, che voto dare all'Italia? In un paragone scolastico, siamo come quel bravo studente, di certo portato per lo studio, che raggiunge buoni risultati, ma che potrebbe anche fare di più, se solo si applicasse. Abbiamo il sole, abbiamo centinaia di migliaia di potenziali prosumer, si stanno delineando tutte le condizioni, anche normative, per investire sul fotovoltaico. Noi siamo pronti, e voi?
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