L’OMS ha lanciato l’allarme per la salute in molte grandi metropoli dove anche gli impianti fotovoltaici soffrono l’eccesso di smog

Lo smog danneggia la salute del 90% dei bambini del mondo e ogni anno è responsabile di circa 600mila morti per patologie dell’apparato respiratorio. Il dato allarmante è stato comunicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha paragonato i danni dello smog a quelli del tabacco.

Una situazione allarmante, ancor più in questi giorni che hanno visto salire l’allerta smog nei grandi centri del Nord Italia dove, per porre un argine all’inquinamento atmosferico, è stato proclamato il blocco del traffico e, almeno parzialmente, dei riscaldamenti domestici. Queste misure però rischiano di non essere sufficienti. Il nemico è difficile da individuare e sconfiggere, spiega l'OMS, e difendersi è molto problematico: l’inquinamento atmosferico, infatti, è una minaccia capace di entrare addirittura all’interno delle nostre case.

pannello_sporco.jpg

Smog: anche i pannelli fotovoltaici si "ammalano"

Il problema smog, però, non riguarda solo la nostra salute. Un recente studio internazionale Per lo smog la resa dell'impianto  fotovoltaico si riduce fino al 12% che ha coinvolto un pool di ricercatori guidato da Ian Marius Peters del Massachusetts Institute ha sottolineato che nelle zone con un esagerato inquinamento atmosferico anche le prestazioni del fotovoltaico sarebbero in crisi. In particolare questo lavoro ha posto l'attenzione sulla riduzione dell'irraggiamento dovuta alla coltre di smog che in qualche modo assorbe e attenua i raggi del sole. I picchi negativi si registrano nelle città asiatiche, dove l’aria è irrespirabile e gli impianti fotovoltaici hanno prestazioni molto al di sotto delle loro potenzialità. 

Dehli, in India, ha fatto registrare una riduzione del rendimento pari al 12%, seguono Pechino, Ulan Bator e Dakha con una perdita del 9% e Singapore con il 2%. La ricerca si rivolge principalmente a chi deve progettare e calcolare il rendimento degli impianti: in fase di progettazione infatti il livello di inquinamento atmosferico dovrà essere tenuto in considerazione al pari di altri fattori come l'esposizione. La situazione smog si dovrà riflettere anche sulla scelta dei materiali con cui sono costruite le celle fotovoltaiche che reagiscono in modo diverso alla riduzione di irraggiamento: i pannelli standard in silicio, ad esempio, hanno registrato perdite meno ingenti della più moderna e solitamente più performante perovskite.

Più smog, meno produzione energetica e quindi meno convenienza, è l’equazione tracciata dagli scienziati che hanno anche provato a calcolare il danno economico: 20 milioni di dollari l’anno solo a Dehli, 10 a Pechino e Shangai. Anche le metropoli americane non sarebbero immuni dalle perdite economiche dovute all'eccesso di smog: nella sola Los Angeles il mancato guadagno ammonterebbe tra i 6 e i 9 milioni di dollari annui.

A livello mondiale, quindi, il conto dei danni da smog alla produzione fotovoltaica è molto pesante, al punto da essere calcolato in miliardi di dollari. A questa stima si aggiungono i 66 miliardi di euro: le spese mediche in Europa per patologie legate allo smog costi ben più ingenti dello smog sulla Sanità: solo in Europa si parla di 66 miliardi di euro l’anno per spese mediche dovute a patologie correlate. Un bilancio salatissimo che rende ancor più impellente (e conveniente) una riduzione dell’inquinamento atmosferico, cominciando dalle emissioni di auto e impianti di riscaldamento.
pulizia.jpg
Se fatichiamo a difendere il nostro corpo dallo smog, possiamo però fare qualcosa per il nostro impianto fotovoltaico: programmare a intervalli regolari pulizia e manutenzione dei pannelli  così da rimuovere la coltre di polveri che si deposita nel tempo, è un’ottima abitudine per mantenere in efficienza le nostre celle fotovoltaiche. Un sistema di monitoraggio puntuale è poi un ottimo strumento per controllare la salute e il rendimento generale dell'impianto.