Il 13 dicembre si festeggia Santa Lucia che tradizionalmente segna la fine del periodo più buio dell’anno

Il 13 dicembre del 2019 resterà nella storia perché giorno conclusivo della Cop25 di Madrid, che ha visto ancora una volta lo scontro tra i Paesi e la difficoltà a trovare un accordo. Greta Thunberg, che il Time ha voluto personaggio dell’anno, ha spronato i governanti che sembrano non avere il senso del panico e di conseguenza agire con l’urgenza che la situazione richiederebbe. Per molti la sensazione è quella di non sapere più a che Santo votarsi. Bene, noi un’idea in proposito ce la siamo fatta, cerchiando sul calendario proprio la data del 13 dicembre, quella in cui si celebra Santa Lucia.

Santa Lucia, la notte più lunga. O no?

Santa Lucia, la notte più lunga che ci sia” recita il detto popolare che tutti conosciamo. E allora come può venirci in soccorso la Santa della notte più lunga? Bene, cominciamo dallo smentire, almeno parzialmente, questo detto perché ci troviamo di fronte a un errore storico abbastanza clamoroso. Il 13 dicembre infatti è stata per secoli - più o meno da Giulio Cesare in poi - la data del Solstizio d’inverno quindi la giornata effettivamente più corta dell’anno.

Questo però è cambiato con la riforma gregoriana del calendario, nel 1582, che ha spostato il calendario di una decina di giorni. Oggi infatti per attendere quella che sarà la notte più lunga bisogna aspettare il 21 dicembre. A parziale giustificazione dell’errore storico, il fatto che comunque intorno alla metà del mese di dicembre si registrano le giornate in cui il sole tramonta prima.

Santa Lucia: i significati simbolici

Resta però il significato simbolico della data di Santa Lucia che segna idealmente un punto di svolta nel calendario, aprendo la strada ad un lento ma costante allungamento delle giornate, un vero e proprio semestre di luce. E questo si ritrova in molte culture e religioni, come testimonia l’ebraica Hanukkah, la festa delle luci.

Il legame di Santa Lucia con la luce e l’energia ha una tradizione che va oltre le normali coincidenze astronomiche. Lucia nella tradizione pagana di Siracusa - sua città di origine - corrisponde ad Artemide, la dea della luce. Il suo nome deriva da lux, luce in latino. Inoltre ha alcune caratteristiche in comune anche con Demetra, la dea dei campi e della fertilità. Infatti un tempo si era soliti lasciare dei regali ai bambini proprio la notte del 13 in cui si pensava che la Santa con una corona di luce attraversasse in volo i campi per portare prosperità secondo un’immagine che già si attribuiva alla divinità romana.

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Tradizione svedeseIn alcune tradizioni il suo legame con la luce è sottolineato anche da una vera e propria ritualità come accade in Svezia dove la figlia maggiore si veste di bianco e all’alba del 13 dicembre con in mano un candelabro porta i biscotti a tutta la famiglia. Nella tradizione cristiana si invoca la Santa per proteggere gli occhi, in quanto finestre del corpo da cui penetrano i raggi del sole.C’è poi una curiosità che lega Lucia al nostro lavoro: è anche patrona degli elettricisti e quindi di tutti coloro che lavorano con l’elettricità.

Insomma, anche se non lo è ancora ufficialmente, se possiamo pensare a una patrona dell’energia da fonti rinnovabile fotovoltaiche non potrebbe che essere la martire siracusana Lucia, che con il suo culto segna l’inizio del semestre più luminoso dell’anno.