Dall’Aston Martin di James Bond alla nuova Tesla, quando elettrico fa rima con supercar
Sean Connery appoggiato a una bellissima Aston Martin DB5 argento. È il 1964 e con Missione Goldfinger l’agente 007 entra definitivamente nella storia del cinema. Il personaggio ideato da Ian Fleming attraverserà i decenni con volti diversi fino ad arrivare all’ultimo interprete - Daniel Craig - e ai giorni nostri. Attraverso 007 possiamo leggere la storia, le paure, le mode. Dai primi film, in piena Guerra Fredda, agli ultimi con la minaccia dell’ecoterrorismo, basta guardare uno spaccato dei 24 titoli della saga per rileggere cosa siamo stati e cosa saremo.
Non è quindi un caso che nell’ultimo film in uscita il regista Cary Joji Fukunaga abbia deciso di far guidare a Daniel Craig una silenziosa, ecologica e velocissima Aston Martin elettrica. Si tratta della Rapid E, un bolide da 610 cavalli capace di accelerare da zero a 100 km/h in 4 secondi con una velocità di punta di 250 km/h. Prestazioni straordinarie anche dal punto di vista dell’autonomia, di circa 320 chilometri, e dei tempi di ricarica, stimati in un’ora per fare quasi il pieno.
Aston Martin Rapid E Il gioiello guidato da James Bond ha però un solo difetto: il prezzo di 255mila sterline. Una cifra anche questa stellare che farà limitare la produzione a 155 esemplari disponibili da fine anno. Non sarà però l’unica supercar elettrica che vedremo sfrecciare sulle nostre strade nel 2019.
2019: l'anno delle supercar elettriche
Arriveranno sul mercato - solo per citarne alcune - l’Audi PB 18 e-tron che avrà una potenza di 680 CV e un’autonomia di circa 500 chilometri. Sarà prodotta in 50 esemplari. Chi preferisce le italiane ecco la Bertone GT Cube da 800 CV e una velocità di punta di 350 km/h e la Pininfarina Battista che segnerà il debutto del marchio Automobili Pininfarina. La Battista - nome scelto in onore del fondatore del gruppo nel 1930 - sarà una supercar da 1926 CV di potenza, una velocità di punta vicina ai 400 km/h e un’autonomia di circa 500 chilometri. Saranno solo 150 gli esemplari prodotti al prezzo non proprio popolare di circa due milioni di euro l’una.
Tesla RoadsterTra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 poi dovrebbe debuttare il nuovo modello della sportiva elettrica per eccellenza: la Tesla Roadster che secondo le prime indiscrezioni dovrebbe unire sotto la stessa carrozzeria una velocità da Formula1 (circa 400 km/h) e un’autonomia record (oltre mille chilometri). Un’auto spaziale capace di farci volare e non solo con la fantasia visto che Elon Musk a inizio anno a postato su Twitter un’immagine della DeLorean - la famosa auto di ritorno al futuro - in volo, con un esplicito riferimento alla Roadster in uscita.
Questo potrebbe significare l’applicazione di alcune tecnologie di SpaceX - l’azienda di Musk specializzata nelle esplorazioni spaziali- all’auto: in particolare la presentazione di un modello che avrà al posto dei sedili posteriori un sistema di propulsione a gas freddo che le permetterebbe di sollevarsi in aria. Fantasia, straordinaria trovata pubblicitaria o realtà? Con Musk tutto è possibile.
Ferrari SF90 StradaleE la Rossa per eccellenza? Anche a Maranello non restano insensibili alle sirene dell’elettrico e per la prima volta sarà possibile guidare una Ferrari se non elettrica almeno ibrida. Si tratta della SF90 Stradale, prima ibrida plug in della casa, da 1000 CV di cui 780 da motore endotermico e 220 dai propulsori elettrici. È in grado di percorrere 25 chilometri restando totalmente in elettrico: pochi ma un primo passo verso la concezione di una vettura totalmente “verde”. E soprattutto un modo per sperimentare la bellezza della Rossa anche senza il suo caratteristico rombo.